domenica 13 agosto 2017

SEI COME LA MIA MOTO....



"Voglio solo sperare che prima io poi le delusioni ti facciano un baffo.
Ma vorrei che tu non ti attaccassi troppo a me
te lo chiedo davvero come un favore"


Quello era stato il messaggio del buongiorno.....Non era una novità....
Era una richiesta che lui le aveva già fatto molte volte negli anni….
Lei non avrebbe saputo definirli i sentimenti per lui, ne era stata follemente innamorata e forse lo sarebbe stata per il resto dei suoi giorni, e nonostante le farfalle nello stomaco non fossero passate, si era fatto strada negli anni un affetto profondo, sincero, pulito, che sembrava quasi in contrasto con la passione che la consumava pensando a lui, eppure non era in contrasto….
Lei aveva sempre visto in lui una luce speciale, qualcosa di bello e unico e un po’ folle, che andava al di là del sesso e nel tempo, conoscendolo e anche litigandoci molto, lei aveva avuto la conferma che era un uomo speciale…..il sesso era una parte, importantissima, ma non era tutto, lei teneva alla sua amicizia, al suo rispetto, alla sua sincerità ….avrebbe potuto rinunciare al sesso, ma non a tutto il resto.
Aveva pianto e sofferto per lui, molte volte, ad ogni litigata, ad ogni allontanamento, ad ogni prendi e molla in cui pensava di non rivederlo più e in alcune occasioni il dolore era stato cosi lacerante da pensare che la ferita non si rimarginasse mai…per questo le sembrava strana questa sua richiesta…come se lui avesse cancellato da dove venivano e che tra loro le maschere non ci potevano essere, perché ognuno conosceva l’altro al di là delle apparenze del quotidiano …. 
Forse era questo, che la rendeva libera con lui, o forse chissà cos’era…perché lei aveva smesso di cercare risposte….E ora, ora quel che sentiva non poteva spiegarlo…lui era una boccata di ossigeno, aria pura in una vita che la soffocava…

Se lei avesse dovuto cercare un’immagine che lui potesse capire…Stare con lui era come avere una moto potente…che quando ci sali sopra e parti, dimentichi tutto, l’aria fresca sul viso ti fa sentire libero, e finalmente puoi essere chi sei davvero e fregartene del mondo, vorresti non fermarti mai e non tornare più indietro…..Sai che dovrai tornare ai tuoi doveri e alla tua vita di tutti i giorni.....ma sai anche che potrai riaccarezzare quella moto, salirci in sella ancora e scappare lontano di nuovo per qualche ora….e pensare a questo ti fa stare bene….
E lei sapeva che spesso sulle moto si cade e ci si fa male, molto male, ma questo non ti impedisce di voler ancora riprovare quelle sensazioni, che sono vita….
Sì avrebbe provato a non attaccarsi a lui, perché glielo chiedeva per favore, e perché non voleva diventare un altro “problema” nella sua vita…. e perché lui doveva sentirsi libero di venire da lei, non per educazione, non per obbligo….ma per il piacere di farlo….come aveva sempre voluto ….
Amava in lui questa sua libertà…anche se era proprio quella che forse le avrebbe fatto male prima o poi…
Alla fine siamo qui solo un momento è tutto effimero, tutto un attimo,  e tra tanto dolore, tra tanti casini, com’era bello prendersi una pausa dalla vita con lui e respirare aria pura….

Siamo qui solo un attimo quasi un battito di ciglia......



I racconti de
La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright

 

1 commento:

  1. Io avevo una moto, vera, che per me era stata una conquista, anche economica, ed era non solo compagna di avventure, di esplorazioni, ma simbolo di libertà, contatto con la natura ...
    Inforcarla mi suscitava reminiscenze ataviche ..., come quando i nostri progenitori cavalcavano a pelo ..., nel vento, ...
    Una notte mi addormentai mentre la cavalcavo ..., mi svegliai mentre stavo volando da un ponticello, per schiantarmi rompendomi tre vertebre...
    Ma continuai ad amarla, tornai ad inforcarla, non era lei che mi aveva tradito dopotutto, ero stato io a sbagliare, a guidarla mentre ero troppo stanco ..., e non me ne volli separare anche quando, col trascorrere degli anni, mi rimase poco tempo per farlo ...o, se devo essere sincero, mi sentii più responsabile verso me stesso per continuare a correre certi rischi ...
    La tenni parecchi anni ferma, poi la vendetti al solo costo della spedizione, ad un amatore che so ancora dov'è, disposto a farmela vedere, restaurata ... ma che io non ho mai più contattato.
    Perchè cambiamo, il tempo passa, è bello rispolverare certi bei ricordi ma ...non vivere solo di essi, nè tentare di ri-viverli ripetitivamente, perchè non siamo più gli stessi ...
    E forse per questo non voglio più nemmeno vederla quella moto, ma conservarla nella mia mente e nel mio cuore ..., mentre guido un'auto, alla quale non mi affeziono più di tanto ...

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