domenica 19 luglio 2015

NAVIGO A VISTA

Illustrazione Jimmy Lawlor
Il capitano non ha abbandonato la nave, semplicemente la sorveglia a vista. Ho lasciato che le correnti trasportassero questo blog un po alla deriva, ma lo tenevo d'occhio da lontano, non volevo affondasse, non ancora. Per ora lascio che queste pagine  continuino a solcare i mari per ricordarmi ciò che è stato, per ricordarmi gli oceani e le tempeste affrontati per arrivare dove sono, per diventare quella che sono. Quella bambina col cappotto azzurro-cielo la guardo ormai con un sorriso e tanta tenerezza:  era ingenua e aveva un disperato bisogno di sentirsi amata. Non ne ho nostalgia, in fondo lei è sempre dentro di me, nascosta in un angolo. Ha avuto il suo momento e ora quel momento è passato. Sembra tutto lontanissimo, come appartenesse ad un altra persona, e forse un'altra persona lo sono diventata davvero. Ho passato metà della vita a sognare e ora di tutti quei sogni che rimane? Si cresce, gli anni passano, l'orologio accellera come impazzito, i giorni nel calendario ti scappano via tra le dita, e ti guardi allo specchio senza riconoscerti. Chi sono? Ho fatto le cose giuste? Non lo so, ma di sicuro ho fatto del mio meglio, eppure vorrei riavvolgere il nastro e ricominciare daccapo. A volte mi sembra che non ci siano più parole da raccontare, non ci sono più sogni solo una vita che corre ed io che la inseguo affannosamente per cercare di sopravvivvere. E i miei sogni forse rimarranno solo pensieri sparsi tra le righe di questo blog ....C'è un tempo per i sogni? O forse quando si cresce si deve smettere di sognare? La vita quella vera, non lascia spazio ai sogni ma io i miei li rivorrei indietro perchè non posso svegliarmi ogni giorno pensando che sia tutto qui.....Per ora attendo, navigo a vista e giorno per giorno vedo dove la corrente mi porta....


La bambina col cappotto azzurro-cielo
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