sabato 8 agosto 2015

UN PACCHETTINO DI VELLUTO BLU

Una scatolina si velluto blu con il nastro dorato. L’avevo cercato ovunque quel regalo, era proprio quello che volevi… immaginavo il tuo viso eccitato nell'aprirlo, i tuoi occhi azzurri e il tuo sguardo da bambino felice. Desideravo così tanto che fosse il nostro Natale, scartare impazienti i nostri pacchettini colorati allo scoccare della Mezzanotte dopo aver fatto l'amore, brindare, ridere e giocare come bambini fino all'alba, ritrovarci abbracciati nel letto al risveglio. Doveva essere il nostro primo Natale assieme.  Ma non è andata così, alla fine non te l'ho dato quel pacchettino. Neppure un sms a Natale....lo aspettavo tanto ma non è arrivato. Forse è meglio cosi: certi sms di circostanza a volte fanno più male del silenzio. Ma di chi e` la colpa?
Hai sbagliato, ho sbagliato ma che importa, in questi casi la colpa è di tutti e di nessuno. Le cose cominciano a precipitare, un’azione segue l’altra, non capisci più alla fine, da cosa è cominciato, da dove è uscita tutta questa rabbia che ci siamo sbattuti in faccia come schiaffi solo per farci del male? Ci ho pensato spesso ma non ho trovato nessuna risposta. E alla fine il tempo ha portato via tutto… Ma dopo aver diviso tanto come si fa a non dirsi neppure Buon Natale? Sai, ieri rimettevo a posto, tra troppe cose che ho accumulato negli anni senza mai decidermi a buttarle via...faccio fatica a staccarmi dalle "cose" anche se so che sono solo oggetti che hanno fatto il loro tempo, ma non riesco a buttarli....Ecco tra mille oggetti del passato l'ho visto: quel pacchetto di velluto blu era ancora lì, con un bel biglietto con disegnati i gatti che ami tanto, e dentro tutto il mio amore scritto con mano tremante e parole semplici…L'ho aperto e ho pianto..... tutto il dolore è tornato come fosse successo ieri...invece era molti Natali fa....poi mi sono asciugata le lacrime, ho preso quel pacchettino di velluto e l'ho buttato via. Assieme al ricordo di te.

 La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright
     

domenica 19 luglio 2015

NAVIGO A VISTA

Illustrazione Jimmy Lawlor
Il capitano non ha abbandonato la nave, semplicemente la sorveglia a vista. Ho lasciato che le correnti trasportassero questo blog un po alla deriva, ma lo tenevo d'occhio da lontano, non volevo affondasse, non ancora. Per ora lascio che queste pagine  continuino a solcare i mari per ricordarmi ciò che è stato, per ricordarmi gli oceani e le tempeste affrontati per arrivare dove sono, per diventare quella che sono. Quella bambina col cappotto azzurro-cielo la guardo ormai con un sorriso e tanta tenerezza:  era ingenua e aveva un disperato bisogno di sentirsi amata. Non ne ho nostalgia, in fondo lei è sempre dentro di me, nascosta in un angolo. Ha avuto il suo momento e ora quel momento è passato. Sembra tutto lontanissimo, come appartenesse ad un altra persona, e forse un'altra persona lo sono diventata davvero. Ho passato metà della vita a sognare e ora di tutti quei sogni che rimane? Si cresce, gli anni passano, l'orologio accellera come impazzito, i giorni nel calendario ti scappano via tra le dita, e ti guardi allo specchio senza riconoscerti. Chi sono? Ho fatto le cose giuste? Non lo so, ma di sicuro ho fatto del mio meglio, eppure vorrei riavvolgere il nastro e ricominciare daccapo. A volte mi sembra che non ci siano più parole da raccontare, non ci sono più sogni solo una vita che corre ed io che la inseguo affannosamente per cercare di sopravvivvere. E i miei sogni forse rimarranno solo pensieri sparsi tra le righe di questo blog ....C'è un tempo per i sogni? O forse quando si cresce si deve smettere di sognare? La vita quella vera, non lascia spazio ai sogni ma io i miei li rivorrei indietro perchè non posso svegliarmi ogni giorno pensando che sia tutto qui.....Per ora attendo, navigo a vista e giorno per giorno vedo dove la corrente mi porta....


La bambina col cappotto azzurro-cielo
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