giovedì 27 marzo 2014

E' UN CORPO CHE CHIEDE E L'ALTRO CHE RISPONDE

E' un corpo che chiede, è l'altro che risponde.
llustrazione Christian Schloe
Sussurri: Balla per me, balla con me, sentendoti femmina,sentendoti amante, sentendoti mia. Ballo per te..... Mi sfiori, ostento e ritraggo il seno, mi giro lentamente su me stessa poggiando la mia schiena sul tuo petto, abbandonandomi contro il tuo corpo con tutto il peso, fino a sentire il tuo sesso che preme sotto i  pantaloni. Le tue mani scivolano seguendo la linea delle mie spalle, della schiena, e  sono carezze voluttuose e lascive, che sfiorano lievi la mia vita sottile e scendono più in basso ancora.
Nel mio cervello scorre soltanto il ritmo della musica, che incalza sempre  più forte, il mio corpo, magicamente, sembra trovare la sua dimensione, la sua espressione. Ogni mio movimento diventa morbido, disinvolto, sciolto, sensuale….Mi muovo sempre più coordinata, con la musica che entra dentro ogni fibra del mio corpo e che restituisco con l'ondeggiare dei fianchi, del seno, con i movimenti sinuosi del capo, con le mani che scivolano lungo le gambe  e che fanno ondeggiare l'orlo del vestito di seta che mi copre a malapena. E' un mambo, è sesso allo stato puro. E' l’energia delle attrazioni, della sensualità e delle pulsioni istintive, l’eterna battaglia del sesso, gioco di forze e di equilibri instabili.
Apro, chiudo e muovo le gambe, i tuoi occhi attenti non perdono un passo, il tuo corpo segue il mio in un movimento unico che ci unisce in un corpo  solo.  Sento i tuoi muscoli  che mi premono e cingono i fianchi, il tuo fiato caldo che mi sfiora il collo, le tue dita ferme che mi stringono a morsa, trascinandomi in un vortice intenso senza capo né coda. Non sono soltanto passi, figure e armonie, si intrecciano sguardi, mani, messaggi, desideri. Il tuo corpo corteggia il mio in un linguaggio primitivo e animale. Il tuo corpo mi parla di sentimenti, gelosie, passione, ossessione.
Il tuo corpo parla dell' unione di due che diventano uno nella musica. 
Il tuo corpo chiede di più esige. Pretende.
Ballare è come il sesso…un corpo chiede…l’altro risponde…
La musica cresce martellante e impetuosa, mi protegge e m'avvolge, mi penetra e mi libera da ogni pensiero. L'energia scende e riempie le gambe, poi rapida sale fino al mio sesso, il mio corpo avanza, indietreggia, ondeggia, batte il tempo, la mia schiena si inarca, tesa di desiderio e tesa d'amore, una goccia di sudore e una lacrima scivolano sul seno... le tue mani avvolgono il mio corpo, lo allontanavano un istante senza  mai lasciarlo per poi attirarlo ancora a sé con movimenti leggeri e suadenti. Mi sfiori con delicatezza, mi afferri con forza, mi prendi e mi lasci andare e sempre mi riporti a te con una brama di possesso che non ti dà tregua.T'insinui tra le mie cosce, per farmi sentire il tuo desiderio, le tue  mani esperte abbattono le residue difese del mio corpo, mentre ci uniamo  in un amplesso finale di carne, musica e suoni e umori di vita.
Ballo con te ed è intenso come sesso...
E' il tuo corpo che chiede e il mio che risponde...

La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright

lunedì 10 marzo 2014

L'ANGELO RIBELLE E' TORNATO

      Schiava e Puttana
Crisalide di Stefano Re  http://skorpiosnest.wordpress.com/
      Padrona e Meretrice
      Angelo e Demone
      Orme di sconosciuti
      nella castità dell’anima
      Vendo le mie fantasie
      Con sottile egocentrismo
      Chi non desidera in fondo
      Fare ciò che è peccato?
      Labbra
      si consumano su di me
      Corpi
      entrano con finta umiltà
      Pretendono
      Mani
      Frugano oltre la pelle
      Cercano
      Piacere carnale
      Pace mentale
      Giochi della psiche
      Chi non desidera in fondo
      Ritrovare quel che ha perso?
      Questo è l’inferno del mio mondo
Bitch di Stefano Re  http://www.skorpio.net
      Un mondo che ho creato
      Su misura per me
      Questo è il mio angolo di perdizione
      Il mio piacere più oscuro
      Il tuo paradiso in Terra
      Accomodati …
      Nutriti …
      Placa la fame …
      Per quanto tu  prenda
      Non mi mancheranno parti di me
      Perdizione o dannazione?
      Ancora molto devono vedere i miei occhi
      Molto hanno visto
      Ho imparato a mie spese
      L’amore crudele utopia della vita
      Ora so chi sono
      Puoi dire lo stesso?
      La mia morale?
      Prova tu se hai il coraggio
      a giudicare la tua.

La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright

sabato 8 marzo 2014

UCCELLI DI ROVO

Illustrazione: Annie Veitch
Indugio nel letto, il viso nascosto sotto il lenzuolo: ti chiamo. Nel buio il tuo nome diventa un sussurro fragile, quasi un gemito.Immagino la forma del tuo corpo accanto a me, la sfioro cercando di percepire il calore della tua pelle: apro gli occhi, li richiudo, mi riaddormento, mi sveglio nuovamente…le notti sono senza fine. Sono stata bene: nel conoscerti, nello scoprirti poco a poco, nel  pregustare l’attesa, nel viverti attimo per attimo, nella perfezione dei momenti. Ancora me ne stupisco. Mi stupisco delle sensazioni che ho provato e di quanto sia stato naturale scivolare in te e perdermi. Non credevo fosse possibile vivere così il proprio corpo e quello dell’altra persona. E non credevo fosse possibile vivere un'esperienza come questa,  eppure ne ho vissute tante, ma con te è stato completamente nuovo. E' stato totale, come può esserlo solo l'unione di due corpi creati l'uno per  l'altro, e proprio per questo devastante. Poi, improvvisamente mi sono svegliata un mattino e ho preso atto del non essere amata. Sono morta nell'anima trafitta da un dolore che non conoscevo, come quegli uccelli di rovo che intonando l’ultimo meraviglioso canto si gettano nella spina più aguzza del roveto più pungente. E così mi sono lasciata trafiggere, gettandomi in te con tutta la forza che avevo. Ma sono morta con dignità. E proprio perché sono morta ora posso rinascere. Sono ancora fragile ma ogni giorno divento più forte. E ogni giorno ti penso sempre meno, lascio che il tempo ti porti via..... Per ora ne approfitto per tenere aperta un po più a lungo quella porta dimensionale sugli universi paralleli e indugiare sulla soglia dei ricordi, riassaporandoli e stupendomi ancora, ripensando a noi prima di ritornare, arricchita, alla mia vita di qua dalla soglia. Non so quanti giorni sono passati. La notte è al termine: la luna è scomparsa. Cammino per la casa. La collera è svanita. Il desiderio di morte anche.

La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright